“Quella annunciata oggi da Giorgia Meloni e’ una indecente retromarcia. Per evitare che il suo governo, il ministro Lollobrigida e il ministro Giorgetti venissero messi sulla graticola dalla protesta degli agricoltori la Presidente del Consiglio decide di ritornare sui suoi passi e decide l’esenzione Irpef per i redditi agrari e domenicali che non superano i diecimila euro. Ricordo a Giorgia Meloni che quando ci fu la crisi energetica noi avevamo garantito l’esenzione Irpef sui redditi dominicali e agrari, il credito d’imposta sui carburanti, l’esenzione Irpef per i giovani agricoltori, il credito d’imposta per concimi e fitofarmaci, più altre misure che riguardavano singoli comparti come cereali e ortofrutta. Nell’ultima manovra il Pd aveva presentato emendamenti che prevedevano risorse per sostenere i singoli comparti agricoli in crisi e chiedevano di confermare l’esenzione Irpef per gli imprenditori agricoli e i coltivatori diretti. Governo e maggioranza hanno detto no. Oggi Giorgia Meloni è costretta ad ammettere, anche di fronte alle pressioni della Lega che c’è bisogno di un sostegno al mondo agricolo. Una vera e propria inversione a U da parte di un governo costretto giorno dopo giorno a fare i conti con il fallimento della propria propaganda”. Così il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia dopo le dichiarazioni di Giorgia Meloni.


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