“Vedo che gli esponenti della destra per cercare di uscire dalla buca nella quale sono caduti su Bari continuano a fare un uso scorretto e improprio delle istituzioni. Non gli è bastata una piazza indignata con oltre diecimila persone che hanno difeso Bari e la storia straordinaria di questi 20 anni. Ora è la volta della commissione Antimafia che dovrebbe essere il tribunale dove processare Michele Emiliano per una frase che il presidente della regione Puglia ha già precisato e che il sindaco di Bari ha già chiarito per la parte che lo riguarda. Emiliano da magistrato ha combattuto la criminalità organizzata e da amministratore ha dato lustro alla ‘primavera’ barese. Antonio Decaro è un sindaco antimafia che viaggia sotto scorta. La destra, i suoi esponenti, l’onorevole D’Attis che ha partecipato prima ad un vertice al ministero dell’Interno del tutto fuori luogo e ora pontifica da vice presidente dell’Antimafia, i capigruppo di maggioranza che ora alzano la voce dovrebbero vergognarsi e smettere di usare istituzioni e commissioni parlamentari come una clava politica. La commissione Antimafia è una cosa troppo seria per essere usata per fini elettoralisitici. Ma ormai questa destra ci ha, purtroppo, abituato a tutto”.
Così il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia.


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