Il futuro si sceglie, non si subisce

“Sappiamo bene che i mezzi di informazione di destra e il servizio pubblico, in questo periodo, sono restii a parlare dei referendum dell’8 e 9 giugno, ma noi continueremo a farlo in ogni strada e in ogni piazza per convincere quanti più italiani ad andare a votare. A Taranto avremmo potuto votare con il primo turno, invece la paura di questa destra, sempre più allergica alla partecipazione democratica, ha spostato il voto a giugno. E ci tocca il doppio impegno: prima con Piero Bitetti sindaco e poi per il referendum. Loro continuano a negare diritti, noi li difendiamo e li allarghiamo. Il loro clima di paura non ci spaventa. Il futuro si sceglie, non si subisce. E per sceglierli bisogna reagire e ribellarsi alle prevaricazioni. La partecipazione è un diritto fondamentale e un dovere civico, soprattutto quando in gioco ci sono temi centrali, come lavoro e cittadinanza. Ognuno dei 5 sì rappresenta un passo avanti verso un’Italia più moderna e vicina ai bisogni reali delle persone perchè quei quesiti impattano sulla vita reale delle persone: il quesito sui licenziamenti illegittimi riguarda oltre 3,5 milioni di lavoratori. Quello sulle maggiori tutele per le piccole imprese 3,7 milioni. E quello sulla sicurezza ci racconta di 500 mila denunce annuali per infortunio e 1000 morti l’anno.
Chi difende questa condizione non vuole il progresso, ma solo sfruttamento. E mentre il mondo va avanti, le destre tornano indietro, negando diritti fondamentali a chi già vive da italiano, ma senza essere riconosciuto come tale. Andiamo tutti a votare e non lasciamo che siano altri a decidere per noi”. Così Francesco Boccia, presidente dei Senatori del Partito Democratico, oggi a Taranto per alcune iniziative elettorali.


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