“‘La Costituzione non ha e non può avere né un’ideologia né una filosofia di parte’ ci diceva Nilde Jotti.
Se c’è una certezza nella nostra carta costituzionale è connessa alla cultura della convivenza. Con lo sforzo di riconoscere le identità di tutti senza arrendersi di fronte alle diversità.
Abbiamo fatto ogni sforzo possibile per non arrenderci all’evidenza di quello che è apparso sin dal primo momento un indegno baratto politico.
Mi riferisco, soprattutto, alla veemenza con cui rappresentate i principi di identità e di nazionalismo alla base della proposta politica della destra oggi al governo che, in nome di una presunta efficienza decisionale, chiede più poteri nelle mani della Presidente del Consiglio. In 20 mesi 65 DL con quasi 50 voti di fiducia tra Camera e Senato. Non vi basta questo strapotere? Non avete mai ricercato il consenso comune”.

Riforme: Boccia, “Bulimia di potere su pelle Italia, tricolore non è mai provocazione”

“L’Italia così passa dalla primazia del Parlamento alla primazia del governo. La composizione delle Camere non dipenderà dal voto per gli eletti a Camera e Senato ma in conseguenza del voto espresso al Presidente del Consiglio.
Una buona democrazia è tale se esiste al suo interno l’equilibrio tra i poteri, tra esecutivo e legislativo e tra gli stessi e il potere giudiziario. E, non a caso, in questa bulimia di potere avete completato questo scambio politico tra le forze della maggioranza, garantendo irresponsabilmente a ognuno un pezzo di vita del Paese: l’autonomia Spacca Italia (senza Lep) della Lega; i pieni poteri alla Presidente Meloni, infine l’asservimento al Governo del potere giudiziario. Tutto sulla pelle dell’Italia e della nostra Costituzione. Il comune denominatore è l’indebolimento dell’Italia, lo svuotamento dei poteri del Presidente della Repubblica, il rafforzamento di una persona sola con poteri che nell’Italia Repubblicana non ha mai avuto nessuno e che consentiranno di scegliere e sciogliere il Parlamento, anziché consentire al Parlamento stesso di scegliere il governo. La bandiera italiana non è mai una provocazione, come invece ha detto la Presidente Meloni, ma il messaggio di chi difende sempre la Costituzione antifascista che si fonda, invece, sulla convivenza tra diverse identità”.

Premierato: Boccia, “Incapace di governare Meloni sfascia la Costituzione, siamo al ‘o la va o la spacca’”

“Guardiamo la realtà del Paese. Abbiamo, ce lo dice l’Istat, la peggiore glaciazione demografica d’Europa.
Arranchiamo sulla produttività del lavoro. Freniamo sulla produzione industriale.
L’ Eurispes ci ricorda sempre il disagio sociale che vive il nostro Paese: 5,7 milioni di italiani sono in povertà assoluta.
Di fronte a tutto ciò il governo Meloni appare come un passante e quando sindacati, imprese e associazioni chiedono conto il Governo mente o nasconde la verità. Come ha fatto con il Def. Sull’evasione fiscale siamo ancora in attesa di un provvedimento che la possa arginare. Del resto cosa aspettarsi da un governo che chiama le tasse «pizzo di Stato» e che ha varato diciannove condoni, compreso l’ultimo sull’edilizia che il vicepresidente Salvini ha addirittura definito ‘rivoluzione liberale’?
E la sanità? Alla Camera c’è il ddl Schlein, basterebbe approvarlo per dare un segnale sulle liste d’attesa, personale e servizi sanitari. Invece no!
Un governo serio dovrebbe pensare a far ‘funzionare’ il Paese, non solo a comandare.
E invece Giorgia Meloni cosa fa? Incapace di affrontare i problemi del Paese cerca di cambiare la Costituzione, affermando che la riforma costituzionale è assolutamente necessaria. Che, anzi, lei non riesce a governare perché i lacci istituzionali glielo impediscono. Dopo 3 decreti al mese in 20 mesi di Governo?
E chissenefrega se l’Italia sarà ancora più divisa: elezione diretta del Presidente del Consiglio, così Parlamento, Presidente della Repubblica ed equilibrio dei poteri non saranno più di intralcio. E’ un sistema che non esiste in nessun altro paese occidentale e democratico? Non importa!
‘O la va, o la spacca’. Meloni si gioca l’Italia così, alla roulette del casinò costituzionale. Deve passare a ogni costo. In Parlamento, a colpi di maggioranza, silente, e a forza di tagliole.
Anziché governare l’Italia, siete impegnati a dare fuoco alle polveri, a inseguire e a fabbricare nemici, a inveire “contro”. Contro la sinistra che si oppone, contro i giudici che indagano, contro gli studenti che manifestano, contro gli intellettuali che obiettano, contro i giornalisti che scrivono”.

Riforme: Boccia, “Con Liliana Segre, ‘non possiamo e non vogliamo tacere’”

”Il pericolo che sentiamo è che si stia trasformando in una sorta di egemonia etnica che cancella la parità dei diritti e mina l’unica identità nazionale condivisa: quella antifascista!
Noi riporteremo il dibattito politico sempre sui problemi diffusi che abbiamo il dovere di affrontare ogni giorno: povertà, disabilità, malattia, vecchiaia, disoccupazione, impoverimento.
Temi che non hanno nulla a che vedere con le identità culturali, etniche e religiose.
Noi e il Paese, come ha detto Liliana Segre, in un bellissimo intervento in discussione generale sulla riforma costituzionale, ‘non possiamo e non vogliamo tacere’.” Cosi il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia in aula a Palazzo Madama.


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