“Quello approvato oggi dal Cdm non è un decreto per il lavoro, ma un attacco al mondo del lavoro, uno schiaffo alla povertà, un insulto al futuro dei giovani.
L’estensione dei voucher e la liberalizzare dei contratti a termine è l’esatto contrario di ciò che serve. Perché quei contratti vanno limitati, serve una legge sulla rappresentanza e un salario minimo. Aumentano la precarietà e vogliono far passare la tesi che si fa l’interesse delle imprese precarizzando il lavoro e invece, purtroppo, si crea un fossato tra le imprese in difficoltà che si aggrappano a qualsiasi possibilità pur di sopravvivere e quelle che invece si rifiutano comunque di sfruttare la precarizzazione del lavoro. È un governo che colpisce il reddito di cittadinanza, e con altri provvedimenti taglia 330 milioni di supporto per gli affitti, e pensa che con gli incentivi fiscali si combatta la denatalità. Che orizzonte viene disegnato per i giovani? Precarietà, lavoro povero e insicurezza sociale.
Sul lavoro servirebbe una vera riduzione delle tasse sul lavoro attraverso una redistribuzione del prelievo fiscale. Invece la Meloni da una parte strizza l’occhio agli evasori e dall’altra taglia il cuneo fiscale per soli 5 mesi. La verità è che questa destra non combatte la povertà ma prende a schiaffi chi non ce la fa”. Così il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia commenta l’approvazione in Cdm del Dl Lavoro.


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