“La Corte costituzionale ha di fatto bocciato l’autonomia differenziata in salsa leghista. Il federalismo alla Calderoli è irrealizzabile e un federalismo all’italiana non c’è mai stato. In italia c’è un regionalismo che può e deve essere organizzato e coordinato nell’ambito della finanza pubblica nelle mani dello Stato. Servono 80-100 miliardi. Il governo li ha? Discutiamo. I rilievi della Corte Costituzionale sono chiari a questo proposito: servono risorse per ridurre le diseguaglianze. E queste risorse non ci sono. Vediamo cosa farà la maggioranza. Calderoli insiste nel voler andare avanti con i negoziati per le intese con le regioni sulle materie non Lep. Questa distinzione è assurda, come sottolineato dalla Corte. A questo punto il governo fermi le intese, come abbiamo chiesto con una mozione delle opposizioni in Senato. Di fronte ai rilevi della Corte un governo serio avrebbe già calendarizzato un confronto parlamentare per correggere la legge. E invece tutto tace. La verità è che la maggioranza è divisa, con FI che vuole rallentare e la Lega, sto alle parole di Molinari, che vuole andare avanti e vive dello scambio di potere tra autonomia e premierato. Io penso che l’autonomia differenziata di Calderoli vada fermata. La maggioranza venga in Parlamento a discutere di province e riforma del Tuel: su questo non ci sottrarremo al confronto”. Così il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia intervenuto questa mattina all’assemblea congressuale dell’UPI.


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