‘Faremo battaglia per no a scommesse dei giocatori’
“Abbiamo insistito perché la parte del parere che, di fatto, aggira i divieti di pubblicità e di sponsorizzazioni delle scommesse nel calcio venisse stralciata. Serve una riflessione vera e un intervento su scala europea. Il fenomeno del gioco sta crescendo purtroppo in maniera esponenziale, coinvolgendo sempre di più giovani e giovanissimi. Solo questa considerazione doveva spingere la maggioranza a stralciare la parte sulle scommesse e la pubblicità. Il punto in esame poteva essere tolto da un documento che ci ha visto lavorare insieme, affrontando la complessità del tema calcio. Ma evidentemente la questione scommesse, con annesse le entrate economiche, era troppo importante per la maggioranza. Nonostante tutto ancora oggi i calciatori possono scommettere liberamente senza alcun limite a parte i divieti posti in italia dalle regole della Figc. Su questo daremo battaglia e insisteremo per una legge che vieti agli atleti di scommettere. Ci saremmo aspettati dalla maggioranza a guida Fdi coerenza rispetto alle posizioni assunte da Giorgia Meloni in passato, ma evidentemente hanno vinto gli interessi economici. Peccato perché come Pd avevamo contribuito ad arricchire un testo importante che parla del valore sociale e culturale del calcio, che valorizza la sua diffusione tra le ragazze e i ragazzi, l’attenzione ai vivai, al calcio femminile. Per quello che riguarda gli stadi abbiamo insistito sull’importanza di coinvolgere i Comuni in una possibile cabina di regia e di finanziamenti pubblici che attraggano i privati per un’opera di ammodernamento degli impianti. Abbiamo proposto sgravi fiscali per gli investimenti in infrastrutture sportive dedicate al settore giovanile, dilettantesco, amatoriale e femminile. Il nostro contributo ha migliorato il testo ma sul tema scommesse abbiamo detto no. Questa scelta svela l’ipocrisia di maggioranza e governo che a parole fanno la guerra all’azzardopatia ma nella realtà si piegano alla volontà delle lobby del gioco, che colpisce le famiglie, i giovani e i più fragili. In fondo anche questa è una resa agli interessi economici forti, che finiscono per colpire la salute pubblica e la dignità di tante persone”. Così il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia.


Ne Parlano