Speravate in qualcosa di più anche stavolta?
«Siamo soddisfatti perché partivamo dall`anno orribile che fu il 2018 e da un risultato di nove a cinque: dopo aver vinto a Udine due settimane fa, abbiamo riconqui- stato al primo turno due città importanti come Brescia e Teramo e per noi tra 15 giorni sarà importante passare da cinque a sei grandi comuni amministrati. Siamo sicuri di riuscirci, perché i numeri sono confortanti e confidiamo nei ballottaggi».
Il modello Brescia con un campo largo da Calenda a Conte è quello che volete replicare?
«A Brescia avevano mostrato tutti i muscoli Meloni e il suo governo: erano andati in massa, lei, Salvini, Tajani e Lupi. Una passerella a reti unificate a cui i bresciani hanno risposto credendo ancora nel governo di centrosinistra. Brescia, così come Vicenza al ballottaggio, danno il senso di un`attenzione del cuore economico del Paese alle proposte del centrosinistra e smentiscono, insieme al risultato di Udine, che quella parte del nord creda solo nel centrodestra».
Salvini dice che la Lega cresce nei voti. Potete dire lo stesso del Pd?
«Salvini quando analizza i risultati delle amministrative tende a falsificare la realtà. Ma c`è un dato su cui non si può barare: i numeri dei consiglieri comunali che ha ogni partito. E il Pd ne avrà un numero superiore a quelli del 2018,1a Lega no».
L`effetto Schlein si è sentito?
«Nelle elezioni amministrative contano le proposte dei territori, i leader nazionali sono decisivi per la campagna elettorale quando aiutano le liste dei partiti a crescere. Basta guardare le piazze in cui è stata Schlein e i voti di lista presi dal Pd: in ogni città dove è passata, c`è stato un forte contributo della segretaria, i voti di lista sono sempre superiori ai voti di preferenza dei candidati».
Latina persa con un plebiscito per Meloni, la destra sopra il 50 a Pisa, avanti ad Ancona, a Massa, a Brindisi, Sondrio, Terni. Non sono risultati entusiasmanti…
«A parte Ancona e Brindisi, le altre erano città governate da loro, pensavano di vincere al primo turno e vinceremo i ballottaggi noi. Sono in vantaggio dove il centrosinistra era diviso. Confido non lo sia tra due settimane. A Siena pensiamo di vincere i ballottaggi. Inutile nascondere che ogni coalizione di governo alle amministrative ha un vantaggio di esposizione mediatica».
A Brindisi avete fatto bene a puntare sul candidato di Conte?
«Beh, abbiamo dimostrato con generosità che vogliamo costruire un fronte comune e ci auguriamo che questa generosità venga corrisposta dove si va al ballottaggio. Sono certo che a Brindisi al ballottaggio uniremo le forze con tutti, anche con i Verdi. Meglio essere nei consigli comunali e in giunta in coalizione piuttosto che da soli all`opposizione fuori da tutto».


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