“Non capiamo perché l’emendamento 14.0.300 sia stato dichiarato inammissibile. L’emendamento sulla proroga degli adempimenti fiscali dal 31 luglio al 21 agosto, che poteva aiutare anche quei lavoratori, quei professionisti e quelle imprese, colpite in questi mesi dalle tante calamità dovute ai cambiamenti climatici, non chiedeva un intervento una tantum ma chiedeva, come avevano chiesto i tributaristi, come aveva chiesto la stessa maggioranza in commissione, che lo spostamento delle scadenze senza interessi e sanzioni fosse per sempre. Tanto era stata data per scontata l’approvazione, che i giornali economici erano pieni di interviste di esponenti della maggioranza che garantivano che l’emendamento sarebbe stato approvato già in commissione Finanze. Invece l’emendamento è stato ritirato, noi lo abbiamo ripresentato per l’Aula, e non abbiamo neppure capito perché è stato giudicato inammissibile. La maggioranza si è assunta la responsabilità di non andare incontro a chi chiedeva legittimamente lo spostamento delle scadenze tributarie”. Lo ha detto in Aula il senatore Francesco Boccia, presidente del gruppo del Pd.


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