“Che quello tra i partiti di maggioranza fosse un patto di potere alle opposizioni è stato chiaro fin dal primo giorno di questa legislatura, ma oggi in commissione Bilancio c’è stata la certificazione non solo del fatto che questo patto esisteva, ma anche che era debole e oggi è saltato. L’emendamento della Lega a prima firma Bergesio che prevedeva, con il grave parere favorevole del governo, che oltre 400 milioni fossero spostati dalla fiscalità generale alla copertura del taglio del canone Rai, è stato bocciato. Maggioranza e governo sono andati sotto grazie alla compattezza delle opposizioni e al voto del gruppo di Forza Italia. Il parere favorevole del governo era grave perché si stabiliva di utilizzare 400 milioni per coprire il patto di potere anziché finanziare il contrasto alle liste d’attesa nella sanità, che vanno ridotte e che sono un problema per il Paese”. Lo ha detto in Aula il senatore Francesco Boccia, presidente del gruppo del Pd. “A nome del gruppo del Pd – ha proseguito Boccia – io chiedo quindi il ritiro del decreto fiscale: noi chiediamo che con il decreto fiscale si intervenga tra l’altro sul sistema sanitario e che, come ha già chiesto la conferenza delle regioni, si rivedano i meccanismi di controllo della spesa farmaceutica. Chiediamo che si apra quindi un dibattito serio a margine del confronto sul fisco e su come utilizzare la leva fiscale per finanziarie servizi indispensabili come la sanità pubblica. Chiedo inoltre di anticipare i tempi della capigruppo e di fermarci qui con l’Aula. Pensiamo che sia prioritario che i presidenti dei gruppi si confrontino per decidere l’andamento dei lavori dopo quanto è accaduto nella Commissione Bilancio”.


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