“Siamo molto preoccupati per il documento economia e finanza,
perché presentarlo senza la parte programmatica è
da governo dimissionario, è da camere sciolte, è da fine legislatura,
invece siamo al secondo anno, l’anno che abbiamo alle spalle è stato
un anno pieno di governo Meloni ed è molto grave che si presenti un
Def con una correzione dei conti negativo, minore crescita”. Lo dice
il capogruppo del Pd al Senato, Francesco Boccia, incontrando i
giornalisti a Palazzo Madama. “Il debito aumenta, il deficit aumenta e
non sappiamo che cosa si farà nel 2025 perché a parte la promessa
scritta sulla sabbia del rinnovo del cumulo fiscale non c’è
null’altro, nei nostri calcoli mancano almeno 20 miliardi, secondo la
riforma del patto di stabilità che è peggiorativa rispetto alla prima
proposta Gentiloni”.
“Poi si può negoziare un rientro a 4 e 7 anni e noi invece facciamo il
Def a 3 mesi, questa è la sintesi vera e ci preoccupa doppiamente
perché non c’è più la Bce che acquista i nostri titoli e gli oltre 400
miliardi che dovranno essere messi sul mercato sono la principale
fonte di preoccupazione perché questa Italia ha i piedi di argilla”,
aggiunge il capogruppo dem. “E’ evidente che Giorgetti ha deciso di
non decidere perché tra Lega e Fratelli d’Italia non c’è una cosa
sulla quale siano d’accordo”, conclude.


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