“Se amministrazione straordinaria deve essere,
ci vuole un miliardo in parallelo da mettere sul
tavolo per garantire queste imprese. E per garantire soprattutto
il rilancio. Se e’ nazionalizzazione, allora vada fatta con le
regole. Invitalia per la verita’ ha gia’ dato disponibilita’. Ed
era lo stesso progetto che era sul tavolo presentato dal
progetto Conte II che probabilmente dovrebbero recuperare”. Lo
ha detto stasera Francesco Boccia, presidente dei senatori Pd,
in un incontro a Taranto con i trasportatori di Casartigiani
dell’indotto ex Ilva che hanno ripreso il presidio di protesta
sul piazzale della portineria C della fabbrica. Insieme a
Casartigiani, anche Aigi, l’associazione dell’indotto. Su
Mittal, Boccia ha detto che “le perdite sono state scaricate in
Italia, i dividendi sono stati portati in seno al capogruppo.
Un’operazione politicamente inaccettabile, ma anche penso
penalmente inaccettabile”. “Non c’erano alternative ad
un’assunzione di responsabilita’ da parte dello Stato. Lo
abbiamo detto a Fitto, a Urso e Giorgetti in tutti i modi, dagli
atti parlamentari alle azioni di sindacato ispettivo, ponendo il
Governo difronte ad una responsabilita’ seria e abbiamo sempre
dato il nostro massimo sostegno”, ha proseguito Boccia. “Ci e’
stato detto – ha detto Boccia con riferimento al Governo -che
avrebbero ottenuto garanzie sugli investimenti dei soci
franco-indiani. E’ stato firmato anche un memorandum, nascosto
ai lavoratori, a Invitalia e al sistema industriale italiano,
un’operazione gravissima di Fitto, e a quel punto abbiamo
denunciato fortemente. Il risultato e’ sotto gli occhi di tutti,
un fallimento totale su tutta la linea. E ora tornano le ipotesi
di amministrazione straordinaria ma abbiamo detto che se
amministrazione straordinaria deve essere, va fatta con le
risorse sul tavolo. Altrimenti il costo che pagherebbero
imprese, indotto e lavoratori, sarebbe un costo sociale
insostenibile”.


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