“Il dibattito che si è aperto nella destra sulla riforma costituzionale, il cosiddetto Premierato, è la conferma che il tema delle riforme è solo un’arma di distrazione di massa per non parlare di altro, dei fallimenti del governo sull’immigrazione, dell’incapacità di contrastare il caro vita, di una manovra che non risolverà le emergenze del Paese. Tutti i distinguo che ascoltiamo a destra ne sono una conferma: su due dei quattro punti su cui si poggia quel progetto, premio di maggioranze e ‘secondo premier’, non c’è alcuna condivisione. Hanno presentato una riforma in cui non credono nemmeno loro”. Così il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia questa mattina a Sky Agenda.
“Il Mes è stato preso in ostaggio dai partiti sovranista in Ue. E Giorgia a Meloni e’ stata una delle più convinte sostenitrici di questa posizione. Ora lei si atteggia a volte a leader di governo ma poi deve parlare alla pancia del suo elettorato e torna sovranista. Ma il Mes oggi è un’altra cosa rispetto al Mes originario, nato dopo le vicende greche e dei commissari europei. La verità è che Giorgia Meloni e’ sempre stata una contestatrice dei meccanismi di stabilità europea. Ieri Prodi ci ha indicato una rotta per il percorso europeo, che è l’unica strada per rendere più forte il nostro Paese. La destra continua a dire di no ad una Europa più forte, reale ed efficiente. L’Italia, purtroppo, sta dicendo no alla ratifica del Mes per contrattare regole diverse sul bilancio. L’approccio di Giorgia Meloni è sbagliato perché non si possono tenere insieme nazionalismo e la ricerca di accordi vantaggiosi per il paese in Europa. E non approvare la ratifica vuol dire isolare l’Italia con il rischio di tornare al vecchio patto di stabilità che è molto peggio del PATTO riformato. La verità è che la destra non ha una strategia per l’Europa perché FDI, Lega e FI hanno idee diverse sulla prospettiva europea del nostro Paese”.


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