“Elly Schlein ha profondamente
cambiato il profilo culturale del partito spostandolo su temi
sociali, su temi che oggi fanno la differenza rispetto alle
profonde trasformazioni sociali. Ha fatto diventare il lavoro
centrale nella proposta politica del partito democratico così
come l’intervento dello Stato sulla tutela dei diritti
universali, a partire dalla salute oggi priorità massima fino a
ridisegnare una moderna idea di scuola pubblica”. Lo ha detto
Francesco Boccia, capogruppo Pd al Senato, al banchetto per la
raccolta firme per i referendum promossi dalla Cgil, tra cui
quello per abolire il Jobs Act.
“Non capisco a volte la sorpresa per la svolta imposta dalla
segretaria Schlein – ha aggiunto – ha semplicemente attuato la
piattaforma del congresso vinto un anno fa, dicendo con
chiarezza che le battaglie sui diritti, sull’ambiente, sulla
transizione ecologica e sul rafforzamento dell’Europa attraverso
la difesa comune, il debito comune, fisco comune e welfare
comune erano un punto fermo di una visione sociale in Europa
completamente diversa dalle destre. E su lavoro e imprese
diversa anche rispetto al partito democratico del passato”.
“Ecco perché oggi – ha proseguito – c’è anche nel dibattito
politico nazionale un confronto netto tra due visioni diverse di
Italia e di società tra Elly Schlein e Giorgia Meloni: da una
parte la destra conservatrice e nazionalista che non crede
nell’Europa con una visione regressiva sui diritti, e questo ci
preoccupa non poco, con la chiusura sempre più marcata anche tra
i confini nazionali; dall’altra la visione sociale e
progressista di un mondo aperto, al tempo della società
digitale, spesso senza confini e che fa dei diritti sociali,
civili e umani un punto fermo del nuovo Pd”.