“È sempre più chiaro dal dibattito di questi giorni che sull’autonomia Salvini e la Lega condizionano il Governo ricattando la maggioranza ed è ancor più evidente che la Presidente Meloni si sta piegando, sacrificando il sud e tutte le aree interne del paese. I ministri del sud, gli amministratori, i presidenti di regione e i parlamentari di centrodestra del mezzogiorno che si girano dall’altra parte sperando di non essere accusati di favoreggiamento del più grande scempio della storia devono sapere che saranno giudicati colpevoli della distruzione sociale dei nostri territori. La nostra segretaria Elly Schlein lo ha ribadito con chiarezza cristallina anche all’incontro sulle riforme di qualche giorno fa: sull’autonomia spacca Italia chiediamo uno stop. Trasporti, scuola, sanità e assistenza non sono politica marginale ma le politiche che incidono sulla vita delle persone. Senza un fondo di perequazione di almeno 60 miliardi per il Sud, le aree interne e di montagna e senza la definizione con un voto in Parlamento dei Lep sui servizi universali il Partito Democratico non si piegherà ad alcuna mediazione. L’autonomia per noi era ed è attuazione del principio di sussidiarietà, come ha ripetuto spesso anche il Presidente Mattarella indicando una strada chiara che è nelle nostre corde pensando a Don Luigi Sturzo. Ma c’è una distanza siderale tra Sturzo e Calderoli con Alberto da Giussano. Le altre ipotesi spacca Italia di Calderoli le rimandiamo al mittente”. Così Francesco Boccia, presidente dei Senatori PD, ad Ostuni, nel corso di un’iniziativa in sostegno di Angelo Pomes, candidato sindaco del Partito democratico e della coalizione di centrosinistra insieme al M5S alle amministrative del 14 e 15 maggio.
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