“Non esiste un destino cinico e baro che assegni al Pd e al centrosinistra l’estinzione. Ma se vogliamo evitare la sindrome greca o il rischio francese, dobbiamo riprendere una precisa iniziativa politica, uscire alla “comfort zone” ideologica di una certa sinistra che parla solo a se’ stessa e che si rivolge solo ad alcuni precisi strati sociali. Perché dobbiamo arrenderci all’idea che il Pd sia solo il partito dei lavoratori dipendenti, del pubblico impiego e dei pensionati? Non possiamo consegnare alla destra l’agricoltore della pianura padana, l’estetista del negozio dietro l’angolo, l’idraulico che ci ripara casa. Dobbiamo rivolgerci a tutti i lavoratori, e presto molti ceti vezzeggiati dalla destra pagheranno il prezzo di un governo che non fa nulla per i salari e nella lotta all’inflazione. Ci dobbiamo far trovare pronti quando la luna di miele della Meloni finirà’. E per farlo dobbiamo parlare a tutti il Paese”.“Mi preoccupa l’assenza, in quello che ho sentito finora, dei temi della politica estera, della sicurezza e della collocazione internazionale dell’Italia dal nostro dibattito: nei prossimi giorni, insieme ad altri, lavorerò ad un appello ai candidati su questi temi, che sono fondamentali e non possono essere lasciati appannaggio alla destra”.Cosi il senatore Enrico Borghi, membro della segreteria nazionale, intervistato questa mattina da TgCom24.


Ne Parlano