“Si può aprire in Parlamento una valutazione seria per riportare al 60 e al 40 per cento, in conformità a quanto previsto nel resto d’Europa, il rapporto tra le opere e i servizi che i concessionari autostradali devono mettere a gara e quanto invece possono affidare direttamente”.
E’ quanto scrive in un comunicato il senatore del Partito democratico, Daniele Borioli, componente della Commissione Lavori Pubblici e trasporti a Palazzo Madama annunciando l’audizione dei rappresentanti dei lavoratori delle concessioni..
“Ciò che non si può fare è, invece, smontare dall’interno, a colpi di continui rinvii – prosegue l’esponente pd -e di confusi meccanismi di aggiramento, ciò che il legislatore ha previsto nel nuovo codice degli appalti con lo scopo di conferire efficienza e trasparenza al sistema delle concessioni. È inoltre fondamentale che il Governo, tanto per ciò che compete al MISE quanto per ciò che compete al MIT, si metta nella posizione di pretendere, in particolare dai grandi gruppi del duopolio di fatto che gestisce il sistema, un impegno preciso a consolidare e rilanciare i propri investimenti in Italia, sgombrando il campo da un ricatto occupazionale che usa il codice come pretesto. Su questo percorso, trasparente e compatibile con gli obiettivi contenuti nel codice, si possono affrontare e cercare di portare a soluzione le istanze avanzate dai sindacati delle costruzioni FILLEA-CGIL, FILCA-CISL, FENEAL-UIL, sentiti oggi in 8^ Commissione al Senato. Si tratterà di lavorare da subito per verificare la condivisione larga di questa proposta da parte dei gruppi parlamentari e del Governo” conclude Borioli.


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