“L’emergenza amianto non è finita. L’impulso impresso negli ultimi due anni dal Governo Renzi, con le consistenti risorse stanziate per le bonifiche dei siti più compromessi, quali Casale Monferrato e Bagnoli, hanno segnato una svolta, dopo lo choc della sentenza Eternit. Ma il lavoro da fare è ancora immenso”.
A dirlo è il senatore del PD piemontese, Daniele Borioli, partecipando al Convegno organizzato dal Comune di Casale in occasione della giornata nazionale delle vittime dell’amianto.
“In questa legislatura -prosegue Borioli- abbiamo fatto molto, per rimettere al centro dell’attenzione un tema che incide nella carne viva di migliaia di famiglie. Fondi per le bonifiche, allargamento del campo degli interventi, nuove misure a sostegno delle vittime e dei loro familiari, introduzione nel codice penale della nuova fattispecie di reato di “disastro ambientale”. Tutto questo nel quadro di un’azione che, lo dico con orgoglio in qualità di capogruppo Pd, ha visto dispiegarsi l’impegno diretto della Commissione d’inchiesta sulle malattie professionali, il cui lavoro sì per gran parte concentrato sulla questione amianto”.
“Oggi -conclude Borioli- siamo concentrati su tre obiettivi. Due specifici ma di grande rilievo concreto e uno di profilo generale. In queste ore saranno definiti con il Ministro Orlando tempi e modi per estendere il patrocinio legale dello Stato alle vittime e ai familiari che intendono costituirsi in parte civile nei processi. Stiamo facendo pressioni sul Ministero del lavoro, perché siano corretti e resi congrui gli interventi del fondo IINAIL a favore di quanti contraggono le patologie absesto correlate per contatto familiare e ambientale, e ai loro eredi. Infine, ed è questo l’obiettivo più rilevante, stiamo lavorando a un testo unico sull’amianto sul quale fondare il rilancio del Piano Nazionale del 2012, che fu una buona idea-manifesto, priva però di riferimenti finanziari e normativi su cui camminare”.

 


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