‘Il giudizio sull’innalzamento a 3000 euro per l’utilizzo del contante, annunciato in questi giorni dal Governo, non può che essere favorevole e auspico possa essere recepito già nella legge di stabilità per il 2016′. E’ quanto afferma il senatore del Partito democratico Daniele Borioli, componente della Commissione Lavori pubblici e infrastrutture di Palazzo Madam.
‘Mi auguro che l’argomento possa essere affrontato secondo un approccio pragmatico e non ideologico – sottolinea l’esponente pd – Se è vero, infatti, che il contrasto all’evasione fiscale, all’economia sommersa e alle commistioni tra criminalità e affari è e resta uno degli obiettivi fondamentali per l’Italia, gli strumenti con cui perseguirlo vanno sottoposti a costante verifica, anche nel loro impatto sulle dinamiche economiche reali, fondamentali nel momento in cui si tratta di dare massima spinta alla ripresa. In questo senso, a quattro anni dall’abbassamento del limite a 1000 euro, operata dal Governo Monti, è possibile forse una prima valutazione dei pro e dei contro di una misura che rimane unica, per severità, nel panorama europeo e alla quale la sola Francia sta valutando se, eventualmente, uniformarsi.
‘A oggi, l’unicità della situazione italiana si è tradotta più in una penalizzazione delle piccole imprese, in particolare quelle insediate nei territori di confine, che in un vantaggio per il recupero della legalità fiscale. Peraltro facilmente aggirabile con meccanismi elusivi dalle imprese più grandi e organizzate’ conclude Borioli.

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