‘Il Senato chiede al governo un nuovo e ulteriore impegno per lo sviluppo sostenibile del nostro mare. Abbiamo presentato un ordine del giorno al decreto Sblocca Italia, votato all’unanimità nelle commissioni Lavori Pubblici e Ambiente di Palazzo Madama, con il quale impegniamo il Governo a rivalutare il complesso delle autorizzazioni per le trivellazioni in mare’. Lo affermano i senatori del Pd Massimo Caleo e Stefano Vaccari, primi firmatari dell’ordine del giorno sottoscritto poi anche da Arrigoni (Lega nord), Bruni (Forza Italia), De Petris (Sel), Laniece (Aut), Marinello (Ncd).

‘In particolare – continuano – si chiede la sospensione delle attività di coltivazione di idrocarburi liquidi nelle acque territoriali entro le 12 miglia marine fino al recepimento della direttiva europea sulla sicurezza in mare 2013/30, di prevedere in maniera chiara il parere degli enti locali sulle installazioni da assoggettare a Valutazione dell’Impatto Ambientale e di incrementare per le nuove concessioni di coltivazione le aliquote delle royalty del 50 per cento rispetto a quelle vigenti, per disporre di maggiori e risorse per il ministero e per i territori costieri, per rafforzare le attività di controllo e monitoraggio sull’inquinamento. Col nostro testo, infine, impegniamo il Governo a effettuare una ricognizione dello stato di utilizzo degli impianti di produzione di idrocarburi in mare, prevedendo la progressiva e rapida dismissione di tutti gli impianti non più produttivi e programmando gli eventuali ulteriori sviluppi in modo tale da garantire che il numero complessivo delle piattaforme venga comunque progressivamente ridotto. E’ molto importante – concludono i senatori del Pd – scongiurare l’impatto negativo delle attività di prospezione e coltivazione degli idrocarburi nell’area dell’Adriatico e del Mediterraneo, dove hanno grande peso per l’economia la pesca, il turismo e l’agricoltura’.


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