“Il Ddl Lavoro attacca esplicitamente la contrattazione collettiva nazionale e le conquiste contrattuali , ergendosi a gerarchia immodificabile. Viene fatta un’operazione opposta a ciò che sarebbe necessario: la dove servirebbe garantire maggiore eguaglianza e la tutela dell’insieme dei lavoratori invece la si limita e si condiziona la contrattazione. La contrattazione collettiva è l’esatto opposto del corporativismo che avvantaggia solo alcuni. Basta comunque osservare gli articoli per capire l’operazione che si sta facendo: ad esempio la somministrazione del lavoro tramite agenzie viene deregolamentata dimenticandosi delle regole di rappresentanza. Sembra quasi si voglia finire nuovamente in procedura di infrazione a livello europeo. Insomma di articolo in articolo appare evidente il tentativo di comprimere gli spazi di contrattazione e di deregolamentare il mercato del lavoro quando servirebbe esattamente il contrario. Qualcuno sembra erroneamente credere che le imprese si garantiscano con lavoratori insicuri e precari piuttosto che con lavoratori sicuri e preparati.” Così la senatrice del Pd Susanna Camusso, componente 10à commissione, intervenendo nell’aula di Palazzo Madama sulle pregiudiziali al ddl Lavoro.
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