“Leggo con sorpresa le parole del  Capogruppo M5S in Senato Stefano Lucidi sul ministro della giustizia e l’iter del provvedimento di riforma del processo penale. Sarebbe inutile ricordare che il provvedimento è stato fermato in Commissione dal settembre del 2015, dopo l’approvazione alla Camera dei deputati, a causa di un ostruzionismo barricadero da parte anche dei componenti M5s della commissione giustizia. Sarebbe anche inutile ricordare i numerosi provvedimenti che nonostante tale generalizzato atteggiamento di ostruzionismo aprioristico del M5S, anche in questi ultimi mesi del 2016, sono stati comunque portati a conclusione dalla Commissione. Parlo di riforme epocali come quella sul depistaggio, la riforma al libro XI del codice di procedura penale in tema di estradizioni, il pacchetto di norme antiterrorismo che sana dopo anni le mancate ratifiche di protocolli internazionali rimaste inevase da anni. E tralascio l’atteggiamento oscuro e cervellotico mostrato in commissione e in Aula dai Cinque Stelle mentre si dibatteva di diritti civili per chi ne era stato beceramente escluso da 60 anni e che solo grazie al Ministro Orlando hanno trovato giusto e puntuale riconoscimento”. Lo dice la senatrice del Pd Rosaria Capacchione, componente della Commissione Giustizia.

“In Commissione – prosegue Capacchione – grazie alla presenza costante del ministro abbiamo, soltanto negli ultimi sei giorni, annullato e sconfitto una resistenza durata più di un anno e appunto posta in essere anche dal M5S. Abbiamo chiuso le votazioni in commissione su inasprimento di pene su reati di grande allarme sociale quali lo scambio elettorale politico-mafioso, il furto in abitazione e con strappo, la rapina, la violenza privata e la minaccia nonché abbiamo aumentato i termini di prescrizione per tutti i reati contro la pubblica amministrazione. Insomma, sono due le cose:  o il M5S a forza di cercare Pokemon e scie chimiche ha dimenticato di informare il suo capogruppo al Senato di cosa accade in commissione giustizia o, forse, stanno cercando di boicottare un’ottima riforma del processo penale proprio quando iniziano ad avere problemini con la giustizia o a chiedere, salvo fare passi indietro, di utilizzare lo scudo della insindacabilita’ per le opinioni espresse di un loro senatore membro della Commissione”.

 

 


Ne Parlano