Affermazioni gravi, scomposte e irresponsabili quelle dell’assessore Calabrese, pronunciate con una leggerezza che nessuno si può permettere, tanto meno chi ricopre un ruolo istituzionale, evidentemente immeritato, ma sono anche l’ennesimo segnale della totale incapacità di governo di questa giunta.
La correttezza e l’onestà della giunta Boccali, della quale ho fatto parte, e di quelle precedenti è rappresentata dai fatti e la risposta a qualunque illazione sul governo di Perugia l’ha data, appena qualche mese fa in occasione del sequestro di immobili riconducibili a uomini legati a organizzazioni mafiose, il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, affermando con chiarezza e in maniera inequivocabile la totale assenza di qualunque relazione tra le indagini che hanno riguardato la città e l’operato dell’amministratore comunale, così come stamattina ha ribadito l’assenza di collusioni con amministratori e cittadinanza nella nostra Regione.

La campagna elettorale del centrodestra è stata fortemente incentrata sulla sicurezza, promettendo soluzioni salvifiche e addossando colpe e responsabilità di tutto a Boccali ben sapendo quali sono i compiti e i poteri di un sindaco in questo ambito. Ora, di fronte all’incapacità di gestire la situazione, si spara su chi c’era prima, come se si stesse giocando, tra l’altro provando a fare ricadere la responsabilità delle proprie affermazioni sui cittadini.
Il sindaco Romizi prenda immediatamente e nettamente le distanze dalle affermazioni irresponsabili del suo assessore, anche se capisco che doverlo fare di continuo è un esercizio faticoso e pone al sindaco una questione di natura politica, ormai evidente a tutti, ma tant’è.
Forse Calabrese conosce cose che né i cittadini, né le istituzioni conoscono e che, spero per lui, sia in grado di dimostrare con fatti, nomi e cognomi.
Anzi, lo invito a denunciare immediatamente alle autorità competenti ciò’ che sa. Diversamente, pensi seriamente di tornare ad occuparsi d’altro, magari con più serietà, sapendo che sarà chiamato a rispondere delle sue affermazioni in prima persona nelle sedi opportune, che non sono le pagine dei giornali o i post su Facebook, ma le aule di tribunale dove questioni così gravi devono essere trattate.
Lanciare accuse o insinuare dubbi tra la popolazione contribuendo così ad aumentare il clima di paura e incertezza e alimentando tensioni sociali che sarebbe davvero difficile governare è inaccettabile.
Da cittadina e da parlamentare italiana sono davvero preoccupata, ed è la seconda volta in pochi giorni a dover dire questa cosa a proposito del governo della città di Perugia, perché da una parte governo nazionale, regioni, autorità giudiziaria, questure, prefetture, forze dell’ordine tutte, lavorano insieme con fatica per mettere in campo tutte le misure possibili per garantire la sicurezza dei cittadini, dall’altra ci sono amministratori così incapaci da vanificare questo stesso lavoro. Invece di chiedere al governo di mandare l’esercito a Perugia per riportare la sicurezza in città (richiesta della lega nord in consiglio comunale), sarebbe molto più utile e opportuno, verificata l’inadeguatezza di qualche amministratore, intervenire per convincerli a dimettersi per il bene di tutti. Da parte mia tutto l’impegno perché i riflettori sull’operato di questa amministrazione restino ben accesi.

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