‘Un ddl bipartisan per rendere finalmente e fino in fondo giustizia alle vittime dell’amianto e agli ex esposti. L’Italia ha in questi anni faticosamente aggiornato la normativa in materia, ma sono presenti ancora troppi buchi legislativi’. Lo dichiara il sen. Felice Casson primo firmatario di un disegno di legge sottoscritto da altri 42 senatori di tutti i gruppi parlamentari. ‘L’obiettivo – spiega – è di armonizzare le disposizioni che negli anni successivi alla 257/92 hanno modificato ed integrato la tematica della concessione dei benefici previdenziali a seguito del riconoscimento dell’esposizione certificata all’amianto per l’attività lavorativa soggetta all’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali gestita dall’Inail’. ‘E’ importante – aggiunge – che si fissino canoni precisi per la definizione dei lavoratori esposti ed ex esposti e dei cittadini esposti ed ex esposti all’amianto poichè è giusto considerare a rischio anche coloro che, pur non manipolando l’amianto, ne vengono a contatto per motivi ambientali, oltre al personale militare delle Forze Armate, al personale civile dello Stato e agli addetti alla nautica da diporto’. ‘Si interviene inoltre – conclude Casson – per correggere la norma contenuta nel cosiddetto. “Decreto Salva Italia” (conosciuta anche come “Legge Fornero”) per offrire ai lavoratori esposti all’amianto per un apprezzabile periodo di tempo, un beneficio correlato alla possibile incidenza invalidante di lavorazioni che provocano una minore aspettativa di vita – nella media di sette anni in meno, rispetto all’aspettativa di vita comune. La stessa normativa è stata scritta per garantire una più agevole fuoriuscita dal mondo del lavoro a quei soggetti che siano stati a contatto con l’amianto. Interventi ai quali è necessario affiancare campagne informative sulle malattie derivanti dall’esposizione all’amianto’.