Serve azione comune su attività politiche, finanziarie, di sicurezza e intelligence
‘Dialogo con le comunità religiose, coordinare azioni comuni a livello internazionale e no a tagli alle forze di polizia e apparati di sicurezza, così battiamo il terrorismo’. Lo ha detto il sen. Felice Casson, vicepresidente Pd della commissione Giustizia intervenendo in aula dopo la relazione del ministro Alfano sul pericolo terrorismo.
‘E’ indubitabile – ha spiegato – che ci troviamo di fronte ad una situazione in gran parte nuova, lo Stato Islamico costituisce attualmente la forza più aggressiva e violenta che si sia vista in Oriente e in Medio Oriente dai tempi dell’invasione dei mongoli’.

‘E’ inoltre evidente – ha aggiunto – che a livello europeo e mondiale non si può prescindere da un’azione comune e da attività politiche, finanziarie, di sicurezza e di intelligence che blocchino il flusso di combattenti e di finanziamenti al terrorismo islamista’.

‘Al momento – ha sottolineato – l’Italia ha svolto un’adeguata attività di prevenzione grazie alla collaborazione tra le forze di polizia, la magistratura e gli apparati di intelligence e sicurezza. Ma la minaccia non va sottovalutata e durerà nel tempo’.

‘Per questo – ha concluso Casson – è necessario innanzitutto rafforzare la collaborazione e la solidarietà internazionali con le comunità religiose, senza ricorrere a irrazionali allarmismi e caccia alle streghe. Ed è poi fondamentale che le nostre forze di polizia e gli apparati di sicurezza non subiscano tagli di risorse indiscriminati dei quali poi non vorremmo mai doverci pentire.