“Oggi è successo qualcosa di straordinario. In Francia e Italia delegazioni di musulmani hanno partecipato alla messa nelle chiese cattoliche per dare un segnale di solidarietà contro l’assassinio di un prete operato da terroristi a Rouen. Ieri la comunità islamica francese ha rifiutato la sepoltura religiosa a quei terroristi: non sono martiri che meritano il paradiso, ma assassini che offendono la dignità della persona e Dio”.
Lo afferma il senatore del Pd Vannino Chiti.
“Queste decisioni – aggiunge Chiti – e le parole di Papa Francesco, del presidente della Cei Bagnasco, dei vescovi che rifiutano ogni definizione di guerra di religione e di scontro di civiltà, aiutano ad affrontare in modo giusto la barbarie del terrorismo. Per vincere la sfida occorre l’unità di tutti quelli che vogliono difendere la civiltà e i diritti fondamentali della persona. Il contributo delle fedi religiose è decisivo. Nei giorni scorsi Osservatore Romano e Avvenire hanno svolto un ruolo fondamentale per impedire uno sbandamento verso concezioni che pensano di battere il terrorismo portando inconsapevolmente avanti proprio i suoi propositi: le divisioni tra culture e fedi. Ora sarebbe bene che il governo italiano facesse immediatamente le scelte della Francia: le moschee non devono ricevere finanziamenti stranieri ma italiani, intanto attraverso l’8 per mille. E si deve realizzare un’intesa sulla base dell’articolo 8 della nostra Costituzione, così che gli imam si formino in Italia, parlino in italiano nelle moschee, possano realizzare l’assistenza ai cittadini musulmani negli ospedali e nelle carceri”.


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