”Oggi vogliamo riflettere sui rischi ma anche sulle potenzialità presenti nell’area del Mediterraneo, che se fatte prevalere diventerebbero per tutti occasione di sviluppo, di dignità umana, di diffusione della pace”.
Lo ha detto il senatore Vannino Chiti, presidente della commissione Politiche dell’Unione europea, a Firenze, nell’aula del Consiglio Regionale, nel corso del saluto di apertura alla conferenza internazionale dedicata alla riflessione e al dialogo sui ”nuovi paradigmi di cooperazione euromediterranea a vent’anni dalla Dichiarazione di Barcellona”.
Secondo Chiti, ”e’ necessario un impegno forte per una piattaforma comune tra Europa e paesi della riva sud e est del Mediterraneo. È una priorità per l’Unione europea, che qui è in primo luogo chiamata a dar prova di sé, a dotarsi di un’unica politica estera e di cooperazione, a costruire intese reciprocamente convenienti per lo sviluppo. L’Ue deve diventare una vera democrazia sovranazionale, leader sui grandi temi economici e sociali, impegnata a far prevalere la pace e il progresso. Inoltre sono convinto che sia indispensabile un dialogo tra le religioni – in questa area sono presenti le tre grandi fedi monoteiste – e con le culture, affinché siano in campo contro l’intolleranza, la violenza e il fondamentalismo e diano un contributo a costruire relazioni fondate sul dialogo”.
Lo ha detto il senatore Vannino Chiti, presidente della commissione Politiche dell’Unione europea, a Firenze, nell’aula del Consiglio Regionale, nel corso del saluto di apertura alla conferenza internazionale dedicata alla riflessione e al dialogo sui ”nuovi paradigmi di cooperazione euromediterranea a vent’anni dalla Dichiarazione di Barcellona”.
Secondo Chiti, ”e’ necessario un impegno forte per una piattaforma comune tra Europa e paesi della riva sud e est del Mediterraneo. È una priorità per l’Unione europea, che qui è in primo luogo chiamata a dar prova di sé, a dotarsi di un’unica politica estera e di cooperazione, a costruire intese reciprocamente convenienti per lo sviluppo. L’Ue deve diventare una vera democrazia sovranazionale, leader sui grandi temi economici e sociali, impegnata a far prevalere la pace e il progresso. Inoltre sono convinto che sia indispensabile un dialogo tra le religioni – in questa area sono presenti le tre grandi fedi monoteiste – e con le culture, affinché siano in campo contro l’intolleranza, la violenza e il fondamentalismo e diano un contributo a costruire relazioni fondate sul dialogo”.