“L’Italia ha attraversato un momento di cambiamento epocale introducendo nel suo diritto di famiglia la prima forma di regolamentazione per le coppie dello stesso sesso nella storia della nostra Repubblica. Sfilerò domani al Baltic Pride di Vilnius perché dalla Lituania parta un’onda a favore dei diritti umani delle persone LGBTI che, spero, tocchi la Russia e tutti quei Paesi che emulano il modello della legge contro la cosiddetta propaganda dell’omosessualità tra i minori”. Lo ha detto la senatrice del Pd Monica Cirinnà intervenendo alla conferenza inaugurale del Baltic Pride a Vilnius sulle buone pratiche per il riconoscimento giuridico delle coppie same-sex.
“Contro le unioni civili – ha aggiunto – in Italia si è schierato un piccolo fronte di parlamentari conservatori che, nonostante la Consulta abbia già riconosciuto l’infondatezza di un loro ricorso, paventano un referendum abrogativo. Anche ammettendo che le firme fossero raggiunte e che il quesito fosse posto in un modo così particolare da essere giudicato ammissibile, sono certa che gli italiani voteranno a favore del mantenimento della legge. Gli italiani non hanno mai votato per tornare indietro. Non lo hanno fatto sul divorzio e non lo hanno fatto sulla legge sulla maternità responsabile.”.
“Anzi, aggiungo che accadrà – ha concluso Cirinnà – quello che è accaduto in Irlanda, dove grazie al referendum si è arrivati al matrimonio egualitario. Se ci sarà il referendum succederà che anche noi arriveremo prima e meglio al matrimonio egualitario”.


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