“Il lavoro svolto con il Vademecum che oggi ha presentato il segretario Letta è stato fondamentale per tornare al rapporto con iscritti e territorio, e su questo voglio ricordare il grande lavoro svolto da Radio Immagina. Nel lavoro collettivo di ricostruzione dell’identità del Pd assumono valore centrale i desideri e le necessità delle persone: ha ragione Letta quando dice che tenere insieme diritti civili e sociali è ciò che deve fare il Pd. Sono i diritti legati alle responsabilità l’urgenza della vita quotidiana delle persone”. Lo ha detto la senatrice del Pd Monica Cirinnà.
“Le leggi sui cui puntare – ha proseguito Cirinnà – sono la legge Zan contro l’omofobia, la legge sul cognome della madre, passo culturale imprescindibile. Abbiamo poi alcune urgenze estreme: di rispondere alla Corte costituzionale sulla tutela della dignità del fine vita, sulla tutela dei minori delle famiglie Arcobaleno e ora sul conflitto tra ostatività dell’ergastolo e articolo 3 della Costituzione, e ancora sulla cittadinanza agli immigrati. Troppo spesso il Parlamento decide di non decidere ed è questo che ha dato fiato ai populismi. Per questo dico: confrontiamoci ma decidiamo. Sono felice di aver sentito tanti interventi sul valore identitario dei diritti e della solidarietà. Le Agorà su questo ci daranno fiato, ricordo il bellissmo libro di Goffredo Bettini. Ne sono felice perché ancora ricordo con dolore la stucchevole discussione sulla sconfitta elettorale del 2018, imputata all’attenzione del Pd ai diritti civili e non, come è realmente stato, all’abbraccio con la cultura liberista e al totale allontanamento dal mondo del lavoro, dell’impresa e dei lavoratori. Sul tema della giustizia – ha concluso Cirinnà -dico sì alla riforma in itinere del processo penale e civile, ma non dimentichiamo il carcere”.