‘L’intesa raggiunta stanotte su immigrazione a Bruxelles è solo un primo passo, ma la rotta è quella giusta’. Così il senatore del Partito Democratico Roberto Cociancich, responsabile Europa Pd e capogruppo in commissione Politiche dell’Europa a Palazzo Madama.
‘L’Europa sta finalmente affrontando una questione epocale – sottolinea l’esponente pd – sulla quale non è stato mai possibile raggiungere un accordo soddisfacente a causa di nazionalismi e spirito di protezione dei propri confini che sono prevalsi sullo spirito collaborativo dei paesi direttamente interessati dai flussi immigratori. Il tentativo del presidente del Consiglio Renzi di portare il problema su scala continentale è un risultato importante soprattutto a fronte delle resistenze di alcuni governi che fanno prevalere politiche egoistiche, cavalcando e alimentando la paura dei propri connazionali o semplicemente preservando il proprio territorio non toccato dal problema. Per questo è necessario continuare a perseguire la strada intrapresa con il supporto della Commissione Ue, garantito dal presidente Juncker e soprattutto dalla vicepresidente e Alto rappresentante per la politica estera Mogherini, lavorando a soluzioni strutturali e il più possibile condivise’ conclude Cociancich.
‘L’Europa sta finalmente affrontando una questione epocale – sottolinea l’esponente pd – sulla quale non è stato mai possibile raggiungere un accordo soddisfacente a causa di nazionalismi e spirito di protezione dei propri confini che sono prevalsi sullo spirito collaborativo dei paesi direttamente interessati dai flussi immigratori. Il tentativo del presidente del Consiglio Renzi di portare il problema su scala continentale è un risultato importante soprattutto a fronte delle resistenze di alcuni governi che fanno prevalere politiche egoistiche, cavalcando e alimentando la paura dei propri connazionali o semplicemente preservando il proprio territorio non toccato dal problema. Per questo è necessario continuare a perseguire la strada intrapresa con il supporto della Commissione Ue, garantito dal presidente Juncker e soprattutto dalla vicepresidente e Alto rappresentante per la politica estera Mogherini, lavorando a soluzioni strutturali e il più possibile condivise’ conclude Cociancich.