“Sono giorni di accuse reciproche e non mi sbilancio. Ma è oggettivo che ieri c’è stato uno smottamento impressionante al Senato”. Stefano Collina, senatore e tesoriere del gruppo dem a Palazzo Madama, è stato tra quanti nei mesi scorsi aveva sollecitato un dialogo sul ddl ZAN visti i numeri incerti al Senato. “Un dialogo sul merito a cui però non siamo mai arrivati e non arriveremo dopo l’affossamento di ieri”, dice all’Adnkronos. Ma i numeri per evitare la tagliola pensavate di averli? “I nostri conteggi, calcolavano nella peggiore delle ipotesi c’erano 8 voti di margine a nostro favore. Dunque l’esito finale, di quelle dimensioni, rappresenta uno smottamento impressionante. Ho fatto altri voti sul filo di lana e anche segreti, che al Senato sono​ stati storicamente molto più frequenti, ma una cosa così non è mai successa”. E quindi quale spiegazione vi siete dati? “In termini politici ci sono molti indizi per capire cosa possa essere accaduto. Sicuramente alcune aree nel Senato sono fuori controllo e contestualmente, probabilmente, ci sono manovre in atto. Ma questo è tutto da verificare, siamo nel campo delle supposizioni”. Lei ritiene che anche nel gruppo PD ci siano stati franchi tiratori? “In questi due giorni noi siamo stati tutti presenti e molto solidali, su questo voto procedurale tutti si sono espressi senza incertezze. Credo quella solidarietà sia un valore e non vadano fatti passaggi che mettano ulteriori dubbi in una situazione già complessa. Abbiamo condiviso una linea. Il risultato purtroppo è stato negativo, per il Paese innanzitutto”.