“Voglio esprimere la mia vicinanza
alla famiglia del giovane che ha perso la vita in monopattino a
Sesto San Giovanni.
Quello sulla regolamentazione è un dibattito che ad ogni evento
nefasto riparte in modo confusionario. Nessuno però ricorda che
ad oggi le regole ci sono e sono le stesse che valgono per le
biciclette, sia per quanto riguarda la sicurezza (casco per
minorenni, protezioni, targhe, assicurazione) sia per il codice
della strada”. Lo scrive sui social il senatore del Partito
Democratico Eugenio Comincini che aggiunge: “Se qualcuno pensa
di risolvere equiparando bici, monopattini e altri mezzi della
mobilità dolce, a scooter e automobili, ha in testa l’Italia di
30 anni fa. La mobilità sostenibile, urbana e interurbana, va
promossa e migliorata ripensando gli spazi e il modo di muoversi
nelle nostre città, dedicando maggiori e opportuni spazi proprio
a mezzi come bici e monopattini. Ma è anche necessario –
continua Comincini – che le norme esistenti vengano fatte
rispettare dalle Polizie Locali: ho visto più volte monopattini
circolare su marciapiedi (è vietato), con due persone a bordo (è
vietato), minorenni senza casco (è vietato). Quella sulle regole
è una discussione che non può comunque essere lasciata ai
sindaci che con le varie delibere o ordinanze creano situazioni
troppo diversificate da città a città. Proviamo dunque, intanto,
a far rispettare le regole vigenti (cosa che non è successa a
Sesto San Giovanni e in molti altri casi). Nel mentre potremmo
tranquillamente e senza pregiudizi pensare di avviare una seria
discussione in Parlamento per evitare che ogni anno le persone
perdano la vita sulla strada con auto, moto, bici e
monopattini”, conclude il senatore Comincini.


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