“La vicenda in cui è stata coinvolta

Barbara D’Astolto, hostess a Malpensa che ha denunciato il
sindacalista della Fit Cisl Raffaele Meola, chiarisce una volta
per tutte che c’è assoluto bisogno di una legge sulle molestie
sessuali sui luoghi di lavoro. La sentenza del Tribunale di Busto
Arsizio, infatti, ha assolto l’uomo pur riconoscendo la
credibilità del racconto fatto dalla donna, perché lei avrebbe
impiegato più di 20 secondi a reagire ai suoi palpeggiamenti,
avvenuti nel corso del lavoro. Tutto ciò è tanto grave quanto
assurdo”. Lo dice la senatrice del Pd Valeria Valente,
presidente della Commissione di inchiesta del Senato sul
femminicidio e la violenza di genere.
“In assenza di una legge specifica e di un’adeguata formazione
nei tribunali – continua Valente – si rischiano infatti le più
diverse interpretazioni da parte dei giudici. I disegni di legge
che sono in discussione nelle Commissioni Giustizia e Lavoro del
Senato puntano a delineare un reato specifico di molestie
sessuali che sanzioni il comportamento di ‘chiunque, con minacce,
atti o comportamenti indesiderati a connotazione sessuale, in
forma verbale o gestuale, reca a taluno molestie o disturbo
violando la dignità della persona’, con l’aggravante se ciò
avviene sul luogo di lavoro o in un rapporto di educazione o
istruzione. Si vuole in sostanza definire le molestie sessuali e
punirle, con un’aggravante se avvengono in ambito lavorativo o
scolastico o in un rapporto che prevede subordinazione o un clima
intimidatorio. Confidiamo che questa legge possa essere approvata
al più presto”.


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