“Il Pd ha detto di no a Moratti. È chiaro anche perché ha detto di no: negli ultimi due anni il Pd e anche Azione hanno criticato” con forza “quello che ha fatto Moratti da assessore in Lombardia. Azione sembrerebbe aver cambiato idea, il Pd trova difficile cambiare posizione dopo anni di critiche”. Lo ha detto il senatore del Pd, Carlo Cottarelli, a ‘Tagadà’ su La7

“Non voglio aspettare per sempre. Faro’
ancora delle chiacchierate, anche questo pomeriggio, con persone
di cui mi fido per decidere se nell’attuale situazione c’e’ la
possibilita’ di avere una coalizione sufficentemente ampia.
Quando ho il quadro completo della situazione diro’ qual e’ la
mia posizione. E non c’e’ da aspetare molto”. Lo ha detto il
senatore del Pd Carlo Cottarelli, su La 7 a Tagada’, parlando
della possibilita’ di candidarsi alle regionali in Lombardia,
ipotesi avanzata da Carlo Calenda che aveva azzardato la
possibilita’ di un ticket con Letizia Moratti. “Cerchero’ di
capire se c’e’ una coalizione sufficinetemente ampia. Se c’e’ un
programma che puo’ essere condiviso posso considerare di
candidarmi. Sono qui, attendo” rimarca. “Prima di fare il
politico pensavo fosse per dire che di programmi non si parla
mai. Invece e’ cosi’. Per me bisognerebbe sedersi attorno a un
tavolo” e capire cosa si vuole fare in un mandato, prima di
scegliere il candidato da sostenere.

“Sono stato anche visto nella sede di
Azione. E ho parlato anche con Letta. La questione e’ quanto si
sono parlati i due?”. Il senatore del Pd, Carlo Cottarelli lo
dice durante l’intervista a Tagada’ su La7, in merito alla
possibilita’ di una sua candidatura alle prossime regionali
lombarde, inizialmente ipotizzata da Calenda in ticket con
Letizia Moratti, dopo le dimissioni di quest’ultima dalla giunta
Fontana. Un’ipotesi finora esclusa dal Pd, che non intende
appoggiare la ex vice presidente della Lombardia.
“Inoltre – aggiunge Cottarelli – non si sa neanche cosa voglia
dire ticket, chi sia il numero uno e chi il numero due. Chi fa
cosa”. Per adesso quel che e’ certo e’ che “la proposta chiara
non e’ venuta”. “Per andare in ticket con Moratti ci deve essere
una coalizione sufficentemente ampia. Il Pd ha detto di no a
Moratti – sottolinea -, ed e’ chiaro il motivo. Negli ultimi due
anni il pd e anche Azione in Lombardia ha pesantemente criticato
quello che Moratti stava facendo. Adesso Azione sembrerebbe aver
cambiato idea. Il Pd trova ancora piu’ difficile cambiare una
posizione dopo che per anni ha criticato il lavoro che e’ stato
fatto”


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