“Fuori la politica dalle nomine della sanità pubblica
è ora di restituirla ai cittadini”. Con questo
slogan il senatore del Pd e microbiologo, Andrea Crisanti,
presenta anche in Senato la sua proposta per riformare la
legge sulle nomine dei dirigenti sanitari. La petizione sulla
piattaforma change.org, a sostegno ha già raccolto oltre
100mila firme. Presente alla conferenza anche il senatore dem
Nicola Irto.
Non può funzionare spiega Crsanti, “un sistema in cui il
controllore e il controllato non sono separati é destinato a non
funzionare bene” . “I dirigenti delle aziende sanitarie –
sottolinea – non possono continuare ad essere nominate da organi
politici come i presidenti di provincia e di regione. Chi ha
queste responsabilità deve rispondere all’intera comunità non al
politico di turno”. “In Svizzera, Germania, Inghilterra, dove ho
lavorato, – racconta Crisanti – la politica dà indirizzi, ma la
gestione è completamente separata”. “Gli indicatori sanitari –
afferma Crisanti – ci dicono che il Ssn è in netto peggioramento
e ci vuole un intervento. Ci vogliono più risorse, è vero, ma
sarebbe inutile mettere più quattrini in una macchina che non
funziona”. Compito della politica, riferisce, è quello di
delineare le linee di indirizzo ed è giusto che vigili sulle
diseguaglianze sociali. Nel ddl le nomine dirigenziali
sarebbero fatte da una Commissione istituita dall’Anac e
composta da un rappresentante dei medici, uno degli operatori
sanitari, uno delle associazioni dei pazienti e uno delle
istituzioni territoriali. La Commissione si sostituirà alla
Regione o alla Provincia per decidere a chi affidare la gestione
delle Azienda sanitarie e degli ospedali.


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