‘Ho presentato ieri sera il nuovo testo dell’emendamento in tema di revoca della patente a seguito di omicidio stradale. Parlare di ergastolo è sbagliato e fuorviante, oltre che incostituzionale. Tutto verte intorno al periodo durante il quale l’interessato non può svolgere l’esame per conseguire di nuovo la patente di guida’. Lo rende noto il senatore del Pd Giuseppe Cucca, relatore del provvedimento.
‘Nel nuovo testo, dunque, chi ha provocato un omicidio stradale non può sostenere il nuovo esame prima che siano decorsi 12 anni dal provvedimento di revoca, che, ricordo, decorre dalla data di passaggio in giudicato della sentenza di condanna, ovvero alla fine del processo. I 12 anni sono aumentati a 20 anni – spiega Cucca – nel caso in cui il responsabile fosse stato in precedente condannato per guida in stato di ebbrezza o fosse sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, e passano a 30 anni nel caso in cui il responsabile del reato guidasse in stato di ebbrezza e ad una velocità eccessiva. Inoltre, a questi tempi stabiliti attraverso la riformulazione dell’emendamento, va aggiunto anche il tempo di svolgimento dell’intero processo, durante il quale la patente resta sospesa. Al riguardo – conclude il senatore del Pd – ho presentato un subemendamento che aumenta sino a 5 anni il tempo di sospensione della patente’.

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