‘Con l’adozione del testo unificato proposto dalla relatrice, la Commissione Giustizia del Senato sta entrando nel vivo nella discussione del ddl sulla regolamentazione delle unioni omosessuali. L’approvazione di una legge sulle unioni fra persone dello stesso sesso sarà un passo enorme per garantire, anche in Italia, il riconoscimento pubblico delle unioni stabili fra omosessuali, come già accaduto in molti altri paesi europei e americani’. Lo dice il senatore del Pd Gianpiero Dalla Zuanna.
‘Legiferando su questi temi – continua Dalla Zuanna – il più importante bene da tutelare è senz’altro la continuità dell’unione, che rende stabili diritti e doveri dei due partner, tutelando anche quello più debole economicamente e socialmente. Proprio alla luce di ciò, è difficile comprendere come mai nella seconda parte di questo ddl si prevede anche la regolamentazione delle unioni di fatto, configurando in pratica un ‘matrimonio di serie B’, sia per le coppie omosessuali che per quelle eterosessuali. Questa seconda parte del ddl è decisamente in contrasto con la prima, perché non considera l’unione stabile come un bene da promuovere e tutelare. Non a caso, la regolamentazione delle coppie di fatto non è nel programma del Partito Democratico, né è contenuta in molte legislazioni dei paesi che da tempo hanno regolamentato le unioni stabili omosessuali, ad esempio la Germania. Mi adopererò quindi -conclude Dalla Zuanna – affinché questa parte del ddl venga stralciata o profondamente modificata, ad esempio delegando il governo a costruire dei contratti-tipo di diritto privato, che le coppie di fatto possano adottare per regolamentare questioni patrimoniali, e a stabilizzare la possibilità di assistenza reciproca fra partner, ad esempio in ospedale e in carcere’.

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