I dati diffusi dall’Istat confermano il peggioramento di tutti gli indicatori della salute dei conti pubblici e dell’economia italiana. Il debito infatti sale al 132,1% (nel 2017 era 131,3%), mentre il deficit è 2,1% (il governo lo stimava all’1.9%), con il Pil che cresce solo dello +0,9% nel 2018. La pressione fiscale resta stabile al 42,2%.
Dati che non corrispondono a quanto programmato dal governo, l’ipotesi di una manovra bis si concretizza.
I dati #ISTAT preoccupano. Il Governo deve trovare 40 mld entro dicembre: 15 nel 2019, 25 nel 2020. La tassa sulle auto rischia di bloccare un settore che con Marchionne era ripartito. Debito e disoccupazione giovanile salgono. Il Governo si rende conto? Serve #UnAltraStrada
— Matteo Renzi (@matteorenzi) March 1, 2019
E anche oggi #Istat fornisce dati impietosi sull’economia italiana, che rallenta vistosamente. Le famiglie spendono sempre meno. Frenano export e investimenti. Il debito pubblico batte ogni record. Altro che #boom economico. #M5S e #Lega stanno mandando il Paese a rotoli.
— Mauro Maria Marino (@mauro_m_marino) March 1, 2019
In pochi mesi ci hanno inguaiato. Lo dicono i dati Istat su crescita, debito e deficit 2018. Dati che sono colpa LORO, in quanto peggiori delle LORO stime (NaDef, 30/9/18). Debito 132,1% su pil (stima 130,8%). Deficit 2,1% (stima 1,8%). Crescita 0,9% (stima 1,2%). Un disastro.
— Dario Parrini (@DarioParrini) March 1, 2019
Ancora una volta i dati #Istat fotografano una situazione sconcertante: aumenta il debito e la disoccupazione, diminuiscono le stime di crescita. Di fronte a una tale situazione, qualsiasi governo si fermerebbe a riflettere. Loro no, vanno avanti, fieri di questo cambiamento.
— Valeria Valente (@ValeriaValente_) March 1, 2019