“La frattura che i dati Svimez descrivono nel Paese è allarmante e dovrebbe rappresentare un punto prioritario dell’agenda politica. L’abbandono della scuola specie nelle regioni del Sud è un elemento che acuisce le diseguaglianze e che condanna l’intero Paese all’arretratezza, culturale e non solo. Dal governo ci aspettiamo un’assunzione di responsabilità e che abbandoni l’approccio ideologico con cui in questi mesi si è condotto il dibattito pubblico, dalla scuola al Pnrr, passando per l’autonomia differenziata. Non possiamo non vedere l’importanza di investire sulla scuola per affrontare, attraverso un piano nazionale, la dispersione e l’abbandono scolastico, non possiamo permetterci di rinunciare all’obiettivo che come Paese ci siamo dati nel Pnrr su questo, in particolare sui servizi educativi 0-6 anni”.Lo dice la senatrice Cecilia D’Elia, capogruppo Pd nella Commissione Scuola, Università, Ricerca e Cultura.
“Serve – prosegue D’Elia – un’alleanza forte per invertire la rotta, che coinvolga le istituzioni, i protagonisti dell’educazione, la società civile, le famiglie, le associazioni. Ne vale del rispetto di uno principi più importanti della nostra Costituzione: l’art.3, quello sull’uguaglianza e sul compito della Repubblica per rimuove gli ostacoli”.


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