“Abbiamo presentato un emendamento al milleproroghe, di cui sono prima firmataria, con il quale si garantisce continuità occupazionale e di reddito ai 500 operatori culturali, impiegati con partita iva presso le Soprintendenze. Questa dimenticanza è un fatto grave, sia per i lavoratori e le lavoratrici coinvolte, che continuano svolgere i loro compiti con spirito di servizio senza però stipendio e incarico formale, ma anche per il sistema paese, per le sovraintendenze e per i progetti Pnnr. Per questo il PD ha sentito come doveroso e urgente presentare un atto che inserisca nella legge una risposta celere a queste professionalità, senza dimenticare che l’obiettivo deve restare un percorso di stabilizzazione. Sull’emendamento che era stato preceduto da una mia interrogazione, ci auguriamo perciò che anche i partiti di maggioranza possano convergere, investendo le dovute risorse, come d’altra parte lo stesso ministero ha assicurato nella sua risposta”. A dichiararlo è Cecilia D’Elia, senatrice PD e capogruppo in 7a commissione cultura, istruzione pubblica e scuola.


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