Dopo otto segretari uomini in 15 anni, il Pd ha la sua prima donna leader. Schlein sarà l`anti-Meloni?

«Se sarà così buon lavoro alla prima segretaria – risponde l`ex ministro Graziano Delrio – Il problema non è però il genere, ma la capacità che avrà il nostro leader di riconnettersi con le esigenze e le aspirazioni della gente. Il primo dato fondamentale è una grande soddisfazione per l`affluenza molto sostenuta. Per il nostro partito le primarie sono un fatto costitutivo, non un fatto tecnico».
Nel 2008 per Veltroni andarono a votare tre milioni e 30o mila persone. Mancano due milioni di voti.
«Siamo in un tempo in cui il dato più preoccupante è l`astensionismo. Le primarie sono il sale della democrazia e sono andate bene in un momento non semplice, dopo un risultato non positivo del Pd alle elezioni regionali».
Sulle primarie ha gravato l`ombra di Renzi. Gli ex renziani si sentiranno a casa in un Pd che svolta a sinistra?
«Il renzismo nel Pd non esiste, Renzi è segretario di un altro partito. Discutiamo di salario minimo, cuneo fiscale, transizione ecologica».
La scissione è inevitabile?
«Le scissioni sono una sciagura, sempre. E di solito sono il frutto di errori di entrambe le parti. In Emilia-Romagna si dice “per fare un fosso ci vogliono due rive”. Se il Pd non tradisce la sua ispirazione originaria e conserva il suo valore, che è fatto di diverse culture e sensibilità, io rischi non ne vedo. La campagna delle primarie è stato un confronto molto sereno. Ognuno si sentirà a casa sua se si faranno scelte condivise».
In prospettiva ci sono le nozze con il M5S di Conte?
«Non c`è bisogno di fare coalizione nel fare opposizione. Troviamo piuttosto le battaglie da fare insieme, come il salario minimo. La sanità pubblica è stata definanziata, vogliamo fare noi, Conte e Calenda una battaglia per rifinanziarla? Partiamo dalle cose che ci uniscono, per i cittadini, poi delle alleanze si parlerà».
Si sentirà più forte la voce del Pd contro il governo?
«Ora si cominciano a vedere i disastri di questo governo che si occupa di rave party, pos e ong e non di cose fondamentali per il Paese. Stiamo facendo la nostra opposizione, ma certo, dopo una traversata un po’ lunga, è ora che il Pd alzi di nuovo la voce».
Finisce l`era di Enrico Letta. Qual è il suo saluto all`ormai ex segretario?
«Lo ringrazio per aver tenuto insieme con grande intelligenza il partito. Ha avuto difficoltà enormi a costruire le alleanze per l`irrigidimento dei nostri alleati. Ha fatto un servizio alla nostra comunità e sono sicuro che continuerà a starci, con lo stile che lo ha contraddistinto».


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