Carissimi, prima della pausa estiva la Camera dei Deputati ha approvato il Ddl Richetti che introduce il ricalcolo contributivo per i vitalizi maturati  prima del 1° gennaio 2012. Ma questo ovviamente lo sapete. Ora tocca al Senato dare il via libero definitivo alla legge. La commissione di merito ha avviato le audizioni che dovrebbero terminare la prossima settimana. Fino ad ora la voce del PD emersa con chiarezza su questo provvedimento è quella del collega  Sposetti che, legittimamente, si è fermamente opposto al Ddl in questione.
Nel pessimo circo mediatico sta consolidandosi l’idea, strumentale quanto volete, che il PD stia affossando la legge sui vitalizi. Per quanto mi riguarda, non sono a conoscenza in modo formale di quali siano gli intendimenti  del Gruppo Pd al Senato, ma conoscendo e apprezzando la serietà e il rigore del Capogruppo immagino che ci sia la volontà di approvare, nel più breve tempo possibile, il Ddl Richetti così come l’abbiamo ricevuto dalla Camera.
Rispetto le critiche che ho ascoltato nei conciliaboli tra colleghi, ma riterrei una follia politica riscrivere o anche solo modificare la norma uscita dalla Camera. Sarebbe un errore politico enorme, nonché la drammatica dimostrazione di una mancanza di polso rispetto ai sentimenti, non sempre nobili per carità, del Paese.
Per chi ha votato, con grande sofferenza e fatica, la legge Fornero ascoltare l’argomento dei diritti acquisiti dei parlamentari è un fastidio insopportabile.
Vi scrivo questa lettera per chiedervi che il Partito e il gruppo parlamentare, su questo delicato tema, diano al più presto un segnale univoco e non interpretabile della volontà fattiva di approvate il Ddl Richetti.


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