Manconi: L’Italia si sta attivando in ogni sede contro l’uso di una legge antiterrorismo e l’applicazione della pena capitale
L’inviato del Governo sul caso dei fucilieri italiani, Staffan De Mistura, ha incontrato oggi, su loro richiesta, il presidente Manconi e alcuni senatori della Commissione diritti umani del Senato. De Mistura ha informato i parlamentari circa la richiesta avanzata due giorni fa dalla Corte Suprema indiana all’Autorità giudiziaria di Nuova Delhi di risolvere entro due settimane lo stallo che sta impedendo la celebrazione del processo ed ha espresso apprezzamento per la progettata missione parlamentare di domenica prossima. ‘La polizia federale indiana – ha detto l’amb. De Mistura – non è stata in grado per un intero anno di formulare capi d’accusa nei confronti dei due fucilieri di marina; e la richiesta della Corte di presentare una posizione chiara entro il 3 febbraio è la dimostrazione di come i legali di parte italiana abbiano formulato domande corrette e giuste nel merito’. Manconi ha sottolineato come l’Italia, che ha promosso la risoluzione Onu contro la pena di morte, si stia attivando in ogni sede per evitare che contro i nostri due fucilieri si possa anche soltanto immaginare l’uso di una legge antiterrorismo e l’applicazione della pena capitale, dando atto dell’impegno con cui il Governo italiano segue la vicenda. ‘La Commissione – ha dichiarato Manconi – scriverà all’Alto Commissario Onu per i diritti umani e alle commissioni parlamentari per i diritti umani del Parlamento europeo e dei paesi Ue, per segnalare come in questo caso la lentezza e l’incertezza delle procedure giudiziarie così come il rischio dell’applicazione della legge antiterrorismo indiana segnalino che siamo in presenza di un possibile caso di violazione dei diritti fondamentali di militari italiani in missione ufficiale. Confido – ha concluso Manconi – che l’India possa adottare su questo caso un profilo coerente con le sue tradizioni di democrazia e di rispetto dei diritti umani’.

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