“La tutela della salute e della sicurezza del lavoro è un principio costituzionale indefettibile che ancora deve essere pienamente tutelato rispetto al profitto e ad accertamenti processuali che, spesso, portano alla prescrizione. Affinché si possa parlare di democrazia compiuta si devono contrastare, fino al loro totale azzeramento, gli incidenti e le morti sul lavoro”. Lo afferma la senatrice del Pd Camilla Fabbri, presidente della Commissione d’inchiesta sugli infortuni sul lavoro, in un messaggio indirizzato all’Anmil per la 65esima Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro. Secondo la Fabbri, il contrasto agli infortuni e alle morti sul lavoro “è una battaglia sociale ed educativa che tutte le istituzioni devono combattere” per “realizzare una società pienamente democratica”. In merito all’attività svolta dalla Commissione, la Fabbri ha ricordato che “occuparsi, come stiamo facendo, di caporalato, dell’Ilva di Taranto, delle morti di amianto e di altri fenomeni non meno gravi significa lavorare per incrementare l’indice di civiltà del Paese. La tragedia dell’amianto, ad esempio, quotidianamente ci coinvolge, soprattutto per l’attenzione che dobbiamo a quante e quanti sono costretti a sostenere emotivamente ed economicamente lunghi e costosi processi penali, che spesso spingono a desistere dalla costituzione di parte civile. Per questo è fondamentale l’approvazione del ddl che riconosce il pagamento da parte dello Stato delle spese legali sostenute dalle vittime e dalle famiglie”.

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