”Il rinvio alla Corte Costituzionale, da parte del Gup di Torino, del processo Eternit bis è comprensibilmente accolto con sofferenza dalle vittime di amianto e dalle loro famiglie, perché comporta un evidente allungamento dei tempi processuali. Una sofferenza accresciuta dalla decisione della Cassazione, che a febbraio ha prosciolto per prescrizione Stephan Schmidheiny, accusato di disastro doloso’. Lo afferma la senatrice del Pd, Camilla Fabbri, presidente della Commissione di inchiesta sugli infortuni sul lavoro, che aggiunge: ‘Proprio quanto avvenuto oggi conferma la necessità che sia approvato subito il disegno di legge che prevede l’ammissione delle vittime dell’amianto e dei loro familiari al patrocinio a spese dello Stato. Si tratta di procedimenti lunghi e onerosi che possono spingere a desistere dalla costituzione come parte civile: dunque l’intervento dello Stato risponde a un’esigenza di giustizia effettiva e di solidarietà processuale. Il tema è tanto più urgente – continua- se si tiene conto dei dati della recente relazione dell’Inail: nel 2014, le denunce di malattia professionale riguardo ai lavoratori affetti da malattie asbesto-correlate sono state 1700, mentre i lavoratori deceduti per tali patologie sono stati 414 su 1488 decessi per malattie professionali. Quasi due morti al giorno per malattie asbesto-correlate. A questi dati vanno aggiunti numeri equivalenti relativi agli anni precedenti, mentre per il futuro – conclude- si ipotizza, ragionevolmente, un aumento delle malattie asbesto-correlate, fino a toccare un picco nel 2020’.

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