‘Esprimiamo la più sentita vicinanza alla famiglia di Cosimo Martucci. Assistiamo all’ennesima tragedia rispetto cui, purtroppo, non basta più manifestare cordoglio e preoccupazione’. Lo afferma in una nota la presidente della Commissione d’inchiesta sugli infortuni sul lavoro, Camilla Fabbri, che questa mattina ha contattato la Prefettura di Taranto per acquisire informazioni sull’incidente. ‘Si devono analizzare – prosegue- le cause che determinano gli incidenti mortali e gli infortuni sul lavoro, se si vuole debellarle definitivamente. Anche in questo ultimo tremendo caso, appare indispensabile indagare quanto successo per capire quale meccanismo di prevenzione non abbia funzionato, nonostante l’Ilva sia una realtà sottoposta ad una vigilanza speciale da parte di tutte le istituzioni, come abbiamo constatato a settembre quando, come Commissione d’inchiesta, ci siamo recati in missione istituzionale, visitando lo stabilimento. Alla luce di queste considerazioni – afferma- il lavoro della Commissione è proseguito favorendo l’istituzione di un tavolo fra le parti sociali e i commissari che, proprio ieri mattina, ha iniziato i suoi lavori e che, tra i temi di confronto, vede quella della sicurezza, a partire dal rafforzamento della presenza e del ruolo delle Rsu interne all’azienda. Un tavolo che, anche alla luce di quanto accaduto, deve proseguire in modo ancora più determinato. In questa ultima tragedia – afferma- risulta evidente il dato della sicurezza nei lavori eseguiti in appalto, che costituiscono sempre la frontiera più vulnerabile della sicurezza del lavoro. La nostra attenzione sull’Ilva – conclude- non è mai venuta meno in tutti questi mesi e, quindi, proseguirà con convinzione ancora maggiore, potenziandosi soprattutto in vista della realizzazione di una politica industriale rispettosa dell’ambiente e della sicurezza che, appunto, stiamo seguendo passo dopo passo. L’impegno costante dimostrato dal Governo poi, anche in questa Legge di Stabilità, non può prescindere dall’investimento sul fronte della sicurezza dello stabilimento di Taranto’.

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