Avviare il monitoraggio sulla presenza di fibre di amianto nell’acqua potabile in tutta la rete idrica nazionale, sostenere la progressiva e sistematica sostituzione delle tubature e dei cassoni in cemento amianto, incoraggiare gli studi sulla pericolosità dell’ingestione di questo materiale nonché, in assenza di parametri di riferimento, perseguire valori tendenziali di concentrazione inferiori a 10 fibre per litro, nell’obiettivo di “amianto zero”. Sono gli impegni contenuti in una mozione a prima della senatrice del Pd Laura Fasiolo, eletta in Friuli, che oggi ha presentato il documento in una conferenza stampa al Senato alla quale hanno partecipato anche la senatrice dem Camilla Fabbri, presidente della commissione di inchiesta sugli infortuni sul lavoro, Fiorella Belpoggi, direttrice dell’istituto di ricerca Ramazzini, Sara Vito, assessore all’ambiente della Regione Friuli Venezia Giulia e Andrea Svic per l’ANMIL (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del FVG).
“L’amianto è stato posto fuori uso quale sostanza cancerogena, soprattutto per gli effetti dell’inalazione – ha detto Laura Fasiolo – ma per ora nessun limite è stato posto alla presenza delle fibre nell’acqua potabile. Solo l’Epa, l’ente di protezione dell’ambiente americano, ha fissato il limite in 7 milioni di fibre. E’ invece chiaro che occorre fare attenzione”. Nel corso della conferenza stampa, la dottoressa Belpoggi dell’sitituto Ramazzini ha presentato i risultati di decenni di ricerche sull’impatto dell’amianto sulla salute, nonché il caso di Carpi, che ha programmato la sostituzione delle condotte idriche del paese. Anche l’assessore all’ambiente del Friuli Venezia Giulia Sara Vito ha descritto la buona pratica dell’ATO (Ambito Territoriale Ottimale) Orientale Goriziano, composto da 25 comuni, che ha previsto la rimozione delle tubature in amianto presenti sul territorio.
“Sull’amianto – spiega ancora Fasiolo – è necessario ispirarsi al principio di precauzione e intervenire anche sull’acqua potabile. Le buone pratiche in materia in Italia non mancano. E’ per questo che ho presentato la mozione, che spero molti colleghi sottoscriveranno e che sia discussa al più presto”.