“In Parlamento raccogliamo l’appello di Chiamparino e di altri governatori”

“Accelerare nella realizzazione della ‘seconda gamba’ del Jobs Act, quella delle politiche attive, non lasciare indietro chi perde il lavoro e non gode di ammortizzatori sociali, ridurre la disoccupazione giovanile e i Neet grazie all’alternanza scuola-lavoro e al sistema duale. Come parlamentari piemontesi, siamo impegnati a raccogliere l’appello del governatore Chiamparino e dell’assessore alle politiche del lavoro Pentenero, che hanno illustrato la situazione nella nostra regione. Il Jobs Act sta dando i suoi frutti, con più posti, lavoro più stabile ed estensione degli ammortizzatori anche ai precari. Ora bisogna attuarlo in tutti i suoi aspetti, comprese le politiche per formare, rimotivare e ricollocare tutti gli occupabili e sostenere chi non ce la fa”. Lo dice la senatrice del Pd Nicoletta Favero, segretaria della Commissione Lavoro.

“In Piemonte – prosegue Nicoletta Favero – sono ora 100 mila le persone disponibili al lavoro che non percepiscono ammortizzatori, ma aumenteranno a 130 mila. Servirebbero 200 milioni di euro per gli ammortizzatori e le politiche attive, mentre la Regione ne ha solo 63, provenienti dal Fondo sociale europeo. La situazione è analoga in altre Regioni. E’ chiaro che l’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, con il suo sistema a rete, va messa rapidamente in grado di fare il proprio lavoro di formazione continua, agevolazione dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro, ricollocazione. Sia le imprese che i lavoratori non sono tutti uguali: le aziende di punta e i lavoratori più preparati anche in caso di crisi vanno avanti. Lo Stato deve pensare a chi rimane indietro, a chi è  più precario e border-line. E sul fronte dei giovani non possiamo perdere il treno, dobbiamo recuperare con il sistema duale i 2 milioni di ragazze e ragazzi che ora non studiano e non lavorano, altrimenti saranno generazioni perse. A Biella, nella mia città, la situazione è positiva, nel 2015 il mercato ha corretto la rotta e la disoccupazione è al 9%. Ma anche a Biella il 45,7% dei quasi 7000 disponibili al lavoro percepisce ammortizzatori, una delle percentuali più alte ma comunque da estendere. In Parlamento – conclude Nicoletta Favero – siamo impegnati a raccogliere il testimone delle Regioni e a completare una riforma epocale del mercato del lavoro”.

 

 

 


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