“La legge sui piccoli comuni che il Senato sta per approvare è un’opportunità per tutto il Paese, perché contiene un’idea di sviluppo che punta sui territori e sulle comunità, che coniuga storia, cultura e saperi tradizionali con l’innovazione, le nuove tecnologie e la green economy. I 5.585 piccoli comuni con meno di 5000 abitanti amministrano più della metà del territorio nazionale, in essi vivono oltre 10 milioni di italiani. Non sono un’eredità del passato, ma una straordinaria occasione per difendere la nostra identità, le nostre qualità e proiettarle nel futuro. A patto di riuscire a garantire riqualificazione dei centri storici, efficienza nei servizi e innovazione. L’idea ambiziosa contenuta in questa legge è che l’unione fa la forza: i comuni piccoli dovranno unirsi nelle unioni dei Comuni ed in quelle montane dei Comuni, fare squadra e saranno sostenuti per il bene del Paese”. Lo dice la senatrice del Pd Nicoletta Favero, eletta in Piemonte che sottolinea come: “i 100 milioni di euro stanziati servono ad avviare un processo virtuoso e necessario”.
“In Piemonte – prosegue Favero – i piccoli comuni sono quasi il 90 per cento delle municipalità, il 30 per cento della popolazione italiana che vive in queste mini-realtà è nella nostra Regione. Nella provincia di Biella, i Comuni con meno di 5 mila abitanti sono 73 sui 78 totali, con una popolazione di 98.097 abitanti sul totale di 178551 abitanti. In queste zone di elevata qualità ambientale, le difficoltà dovute all’isolamento che i cittadini devono affrontare ogni giorno sono molte. Questa legge si prefigge di risolverle, puntando sui centri multiservizi, sulla riqualificazione dei centri storici e sulla banda ultra-larga contro lo spopolamento. I piccoli comuni potranno fare squadra per offrire ai cittadini servizi postali, ambientali, di trasporto; potranno contare su un piano nazionale di sviluppo e su procedure semplificate per la riqualificazione dei centri storici; potranno acquisire territori ed edifici abbandonati; potranno usufruire di un piano per l’istruzione, finalizzato a mettere in rete le scuole”.