“Oggi è una giornata rilevante per tutti coloro che vivono o convivono con una disabilità grave. I disabili gravi e le loro famiglie avranno, con l’approvazione definitiva di questa legge che è ormai imminente con il passaggio alla Camera, strumenti importanti per pensare al futuro e ad una vita più autonoma possibile, una volta che i genitori non saranno più in vita. E’ un cambiamento di prospettiva fondamentale: lo Stato pensa al ‘Dopo di noi’, che non è più solo sulle spalle di papà e mamma”. Lo dice la senatrice del Pd Nicoletta Favero, segretaria della Commissione Lavoro.
“E’ una legge ben congegnata – continua Favero – perché nasce dal basso, dalle istanze e dalle richieste delle famiglie e anche da alcune esperienze di ‘dopo di noi’ già diffuse a livello locale su tutto il territorio nazionale, come per esempio la casa-famiglia Delfino a Biella, la mia città, percorso costruito da Don Egidio Marazzina, precursore e pioniere di un welfare più vicino alle persone. Questa legge incentiva analoghe esperienze residenziali e rimette al centro il progetto individuale, uno strumento attraverso il quale i genitori e lo stesso disabile possono decidere cosa avverrà dopo. Si introducono una serie di istituti giuridici, tra cui il trust ma non solo, da utilizzare per assicurare al figlio disabile un patrimonio non aggredibile dai creditori. La filosofia è che il ‘dopo di noi’ si costruisce ‘durante il noi’. Si dà così continuità a un intervento che aveva ipotizzato Livia Turco nella passata legislatura, ma restringendo la platea alla disabilità grave, che riguarda circa 150 mila soggetti, perché altrimenti il costo sarebbe stato insostenibile. In questo modo si completa un quadro, già composto dal fondo per la non autosufficienza (destinato invece anche ad anziani e disabili meno gravi) e dalle normative per l’assistenza e l’integrazione delle persone con handicap”. lIl fondo che viene istituito già è stato finanziato e potrà essere alimentato da soggetti pubblici e privati”